Le alte temperature che normalmente si registrano durante i mesi estivi mettono a dura prova le piante presenti all’interno degli spazi verdi. Alla fine della stagione invernale, infatti, i giardini ha bisogno di ulteriori attenzioni. Anche se le piante sono state irrigate regolarmente, le temperature elevate possono averle stressate il che impone di adottare particolari attenzioni.
La prima cosa da fare è eliminare eventuale erba in eccesso nata nel giardino, ad esempio utilizzando un rasaerba. Così facendo si va a eliminare tutte quelle erbe che tendono ad assorbire acqua e che possono danneggiare i fiori e le piante in generale.
Vediamo però anche altri suggerimenti utili per potersi prendere cura del giardino a fine estate.
Piantare nuovi ortaggi
La fine dell’estate è un ottimo momento per piantare i bulbi che fioriranno in primavera, così da ottenere un giardino colorato per la stagione successiva. Tra le piante più indicate vi sono ciclamini, narcisi, tulipani e anemoni, che regaleranno un’esplosione di colori quando tornerà la bella stagione.
Oltre ai bulbi floreali, questo periodo è ideale anche per la coltivazione di ortaggi che possono crescere rapidamente e fornire prodotti freschi già in autunno. Tra questi è possibile citare gli spinaci, la lattuga, la barbabietola e le altre tipologie di verdure a crescita veloce.
Piantare in questo momento dell’anno permette di sfruttare le condizioni climatiche favorevoli sia per le piante da fiore che per quelle da orto, garantendo una varietà di raccolti e fioriture nelle stagioni successive.
La pacciamatura
Durante l’autunno, è fondamentale preparare le aiuole del giardino per affrontare le basse temperature e le gelate imminenti. Per fare ciò, è necessario applicare uno strato di pacciamatura, se non è già presente. Questa, infatti, serve a proteggere fiori e piante, tenendoli al riparo dalle condizioni climatiche avverse.
Esistono vari materiali che possono essere utilizzati per la pacciamatura, come la paglia, che offre una protezione efficace contro il freddo; le foglie secche, facilmente reperibili e utili per isolare il terreno; la ghiaia, che non solo preserva il calore ma aggiunge anche un tocco estetico. In alternativa, si può ricorrere a tessuti biodegradabili progettati per questo scopo, che garantiscono una copertura ottimale e si integrano bene nel giardino.
Questi materiali non solo aiutano a proteggere le piante, ma contribuiscono anche a mantenere l’umidità del terreno e a prevenire la crescita di erbe infestanti.
Irrigare il prato
Dopo aver fatto tutti i lavori sopra citati, è bene effettuare anche l’irrigazione del prato. È fondamentale, infatti, bagnare il terreno perché le piantine e i semi in generale, per poter germogliare e mettere le radici, hanno bisogno di acqua.
Ovviamente irrigare il prato non significa inzupparlo d’acqua, anche l’acqua in eccesso, infatti, non fa bene alle piantine e ai semi. L’importante è assicurarsi che il terreno sia umido a sufficienza affinché ciò che è stato piantato possa poi germogliare. Nelle settimane successive alla conclusione dell’estate potrebbe capitare che il prato sia asciutto, ebbene, in questo caso è necessario iniziare a curare una riserva d’acqua nel terreno magari azionando il sistema di irrigazione per un’ora o due al giorno.